Ormai senza almeno un SUV nella propria gamma nessuna Casa automobilistica può sopravvivere. E’ una triste verità, figlia di quella moda lanciata nel 2007 dalla Nissan Qasqhai, ma necessaria per le aziende che devono rispondere alle esigenze di una clientela che, per moda o necessità, vuole viaggiare “a ruote alte”. Ed è per questo che anche Case “insospettabili”, dalle quali mai ci saremmo aspettati un ingresso nel mondo off-road, hanno iniziato a mostrare al pubblico la propria interpretazione di SUV. Lo ha fatto Lamborghini con la Urus, Rolls-Royce con la Cullinan e Bentley con la mastodontica Bentayga.

Un vero e proprio bisonte, lungo 5.1 metri e largo quasi 2, che unisce tutto il lusso di cui è capace la Casa inglese a doti “fuoristradistiche” degne delle concorrenti più blasonate (vedasi Land Rover). Tutto molto affascinante, non è vero? Potrebbe esserci un problema però, visto che per mettersi in garage una Bentayga servono almeno 200.000€, senza contare accessori imprescindibili come il frigobar posteriore. Niente paura, la cinese Kyosho è venuta in soccorso di noi appassionati e collezionisti proponendoci una stupenda replica in scala 1/18 che, con le giuste offerte, potete portarvi a casa per cifre molto interessanti.





CONFEZIONE:

Non so voi, però quando io acquisto un nuovo modello osservo sempre molto attentamente la confezione. Probabilmente vi sembrerà strano (e forse lo è), ma per capire l’attenzione che un brand dedica ai propri prodotti, anche le cose più insignificanti sono necessarie. Ovviamente vale il principio del “non giudicare un libro dalla copertina”, ma anche il packaging gioca la sua parte nell’attirare l’attenzione del cliente. E Kyosho, in questo caso, ha davvero fatto centro. Ad accoglierci c’è infatti una elegantissima confezione in cartone nero opaco, della quale spicca solamente il grande logo della “B alata” cromato. Tutto il resto, come informazioni di sicurezza e trademarks vari, è stato invece posto nella parte bassa, dove non arreca disturbo. Non finisce qui però, visto che assieme al modello troveremo all’interno anche un utile tool per l’apertura delle portiere ed un bel panno in micro-fibra – griffato Bentley – per la pulizia della replica. E credetemi, vi servirà da subito dato il numero di impronte che la carrozzeria trattiene.





CARROZZERIA, ESTERNI E VERNICIATURA:

Tralasciando un difetto presente nella mia unità, di cui ero cosciente all’acquisto, la qualità vista nella confezione la ritroviamo anche col modello in mano. La colorazione scelta per questa Bentayga “First Edition” (edizione limitata e super-accessoriata della “normale” SUV Bentley) è l’Onyx Black, ovvero quello che noi chiameremmo “Piano Black”. Insomma, un bel nero metalizzato che rende la vettura più lussuosa di quanto non sia già e che aiuta a smorzare le dimensioni pachidermiche che anche nel modellino si vedono senza troppi problemi. Tornando alla vernice, la qualità della stesura è davvero ottima così come la copertura delle aree non a vista, come la parte interna delle portiere.  Unico problema, come accennavo prima, la quantità di impronte che trattiene, davvero troppe. Perlomeno c’è il panno in dotazione.




Rimaniamo all’esterno e parliamo di dettagli. Alla fine lo sappiamo tutti che ciò che distingue un modello da un BUON modello è solo il numero e la qualità dei dettagli. Parlando di una Bentley, quindi del non plus ultra del lusso, anche all’esterno le ricercatezze estetiche non si fanno desiderare. A partire dalla enorme calandra anteriore, tutta in cromo, che come tutte le altre prese d’aria del modellino sono in vero metallo. Degni di nota poi la piccola “Union Jack” sulla fiancata (esclusiva “First Edition”) e la cornice dei finestrini, anch’essa in cromo ma non perfettamente allineata in alcuni punti. Il retro poi, onestamente, è la parte meno caratterizzata della vettura, dotata solo di qualche cromatura (comunque ben fatta) ma a tratti sgraziata. Problema di Bentley però, non di Kyosho. Ultimi ma non meno importanti i cerchi a 5 razze inclinate, bicolori e dotati di una finitura che li fanno sembrare davvero fatti in lega. Bello anche il tetto panoramico che garantisce uno sguardo d’insieme degli interni.

 













INTERNI:

Veniamo ora al luogo dove tutto è possibile, dove i ricchi imprenditori sfogano tutte le loro più stravaganti passioni, ovvero gli interni. Da buona Bentley, anche di Bentayga non ne esistono due uguali, tanto per capire il grado di personalizzazione possibile, ma quello riprodotto da Kyosho è lo standard della “First Edition”. Prima di ogni altra cosa, vi faccio notare l’ennesima “Union Jack” sul cruscotto e l’impuntura sullo schienale dei sedili, entrambi esclusivi di questa versione. Detto questo, passiamo al resto dell’abitacolo. Non so voi, però la combinazione cromatica scelta per questo esemplare a me piace davvero tanto: base nera con dettagli rossi. Ok, se volete passare in osservati non è il massimo, ma a questo punto anche un mastodonte da 5 metri non fa per voi. Scherzi a parte, la qualità Kyosho si vede già dai pannelli porta. Troviamo tutta la “pulsanteria” come anche una fedele riproduzione dell’impianto audio montato nella vettura originale. Immaginando di salire in auto, non possiamo non notare poi il battitacco in metallo con scritta “Bentley” che è –  indovinate – anche lui perfettamente riprodotto. Seduti al posto guida, con una morbida moquette sotto i piedi, al prima cosa che salta all’occhio è l’enorme volante con corona a contrasto e pulsanti ben replicati, dietro il quale si trova un display digitale che “rimpiazza” il quadro strumenti. Purtroppo non vediamo però il quadro “acceso” ma vi è riprodotto solamente il logo Bentley, come avviene anche nello schermo al centro della plancia. Non che sia un errore, ed anzi aggiunge anche maggiore realismo ad una vettura che accesa non è, tuttavia per completezza sarebbe stato interessante vedere la configurazione del quadro strumenti in funzione. Ripeto, nulla di così grave, specialmente se consideriamo il resto degli interni. Ogni pulsante ed ogni manopola, anche qualora sia insignificante, si trova al suo posto ed è perfettamente riconoscibile.

Fronte sedili poi, un vero e proprio lavoro da maestri. Chiaramente non possiamo aspettarci della pelle in luogo della plastica, ma la lavorazione di quest’ultima fa quasi dimenticare la differenza di materiale rispetto agli originali. Ottime le riproduzioni delle cuciture come anche la trama della pelle stessa; un dettaglio degno di nota è poi il logo “First Edition” sullo schienale, ancora una volta caratteristico di questo allestimento. Concludiamo il nostro tour “sedendoci” nel retro, dove da buona Bentley si concentra il meglio del lusso. Purtroppo non ci sono degli schermi per l’intrattenimento, sostituiti da due tavolini stile jet, ma dove normalmente troveremmo il quinto posto vi è una bella console con bracciolo e portabottiglie. Poco più in basso troviamo le bocchette del climatizzatore con il relativo controllo touch: si tratta infatti di un climatizzatore quadri-zona. Oltre alla qualità generale è interessante notare come buona parte dei dettagli presenti siano dipinti, e gli adesivi siano relegati esclusivamente alla sostituzione dei display di bordo.

 





ALTRI VANI:

Oltre alle 4 porte apribili con cui si accede all’abitacolo, questa Bentayga presenta 2 ulteriori aperture in corrispondenza del cofano motore e del portabagagli. Di quest’ultimo non ho da dirvi molto: non è presente moquette a rivestire il piano ed il portellone non riesce a restare aperto in autonomia. Non credo di esagerare dicendo che siamo di fronte alla parte peggio fatta di questo modellino, che comunque è superiore alle migliori finiture di modellini di poco meno costosi. Al vano motore si accede tramite un comodo piolo sotto il pianale – e qui il cofano rimane in posizione da solo – che ci mostra una sommaria ma sufficiente riproduzione dei componenti principali della “bestia” che alimenta questo SUV come anche la targhetta che nella realtà ne indicherebbe le caratteristiche tecniche.





CONSIDERAZIONI FINALI

Alla luce di quanto abbiamo visto fino ad ora, dunque, questa Bentley in scala 1/18 può tranquillamente essere considerata un ottimo modello. Il problema arriva quando si comincia a parlare di prezzo. Nonostante un costo al lancio di oltre 200€, veramente folle a mio avviso, oggi non è difficile trovare il modellino in questione a circa 150€. Un prezzo sicuramente superiore a quello di un Norev, ma che rispetto ad esso risulta migliore sotto ogni aspetto. Con una buona dose di fortuna poi, ma davvero buona, potreste anche imbattervi in una di quelle offerte “lampo” e portarvi a casa la Bentayga ad addirittura meno di 100€. In generale mi sento di consigliarvi questa replica, ma a patto che non sia il vostro primo modello. In questo caso, il mio consiglio è quello di optare per qualcosa di meno dispendioso ma comunque appagante. Se invece siete già collezionisti ed apprezzate le auto inglesi, o semplicemente le vetture di prestigio, questo modello fa per voi. Non solo risulta imponente anche a cospetto di altre ammiraglie, ma l’elevata cura per i dettagli fa sì che esposto faccia davvero un figurone. Un ultima nota prima di lasciarvi: la “First Edition” in questione è una edizione limitata, per cui potreste fare difficoltà a reperirla. Tuttavia sul mercato Kyosho ha rilasciato una versione “normale” della Bentley Bentayga in scala 1/18 che non differisce in nulla se non in quelle piccole aggiunte che vi ho segnalato durante la recensione.

Qualora vogliate farvi un’idea del prodotto, vi invito anche a visionare la video-recensione che ho realizzato riguardo questo modello, che potete raggiungere cliccando qui e che contiene anche ulteriori immagini della replica.