Chi non vorrebbe poter raggiungere la propria baita montana “in quel di Cortina”, viaggiando sulla neve e sulle ripide pareti dolimitiche, come su di un tappeto volante? E chi non vorrebbe poterlo fare sorseggiando un bel bicchiere di spumante fresco, magari appena preso dal frigobar della propria auto? Se come me non avete nessuna baita in montagna e siete pure astemi, domande come questa non avrete motivo di porverle. Eppure qualcuno ai vertici di Jaguar/Land-Rover questa necessità l’ha sentita e nel disperato tentativo di trovare una risposta ha visto la luce la Range Rover Velar.




Quasi 5 metri di lusso all’inglese maniera, che mai avremmo immaginato di trovare in un SUV capace di arrivare praticamente ovunque e, sopratutto, con la “pelle” di una coupè. Si, perché i designer di Coventry sono stati in grado di cucire le linee filanti di una tre volumi premium sul corpo massiccio ed imponente di un mastodonte a metà strada tra i SUV ed i fuoristrada “duri e crudi”. Ovviamente questo labor lime si fa pagare e nemmeno poco, con listini che per la Velar arrivano facilmente ai 150.000€. Qualora però abbiate da poco acquistato la vostra baita e siate a corto di liquidità, con una cifra pari ad un millesimo di quella richiesta per la vettura a grandezza naturale potete portarvi a casa la sua replica in scala 1/18 prodotta dalla cinese LCD Model. Oppure, con gli stessi soldi, comprarvi una bella bottiglia di spumante, decidete voi.

-RECENSIONE-

Vi chiedo subito scusa per la goliardica introduzione di questa recensione, sperando di avervi comunque strappato un sorriso e promettendovi che d’ora in poi rimarremo seri come una recensione degna di questo nome richiede di essere.




Per l’analisi dettagliata del prodotto partirei, come di consueto, con l’analisi della confezione in cui esso arriva nelle nostre mani. Per descrivere quella di questa Velar basterebbero due aggettivi: elegante e completa. LCD Model ha infatti centrato in pieno le esigenze e le aspettative dei collezionisti, proponendo un packaging curato ed una dotazione “di base” più che sufficiente. Alla fine dei conti si tratta di piccolezze, come ad esempio il badge in plastica che serra il polistirolo al posto del nastro adesivo, ma sono proprio questi dettagli apparentemente infinitesimali a far innamorare i modellisti. Aggiungere al tutto un bel cacciavite, utile per rimuovere la replica dalla basetta, ed un tool in plastica per agire sulle parti mobili è invece un bell’aiuto nella gestione del modello fin dal suo arrivo in casa nostra.








Quanto agli esterni, posso dire con cognizione di causa di non averne (finora) mai visti di simili, specialmente a questo prezzo. E vi garantisco che di modellini ne sono passati tra le mie mani. Superando per un attimo la sua imponenza, che già rende difficile in confronto con le altre repliche che si possiedono, a stupirmi sono stati ancora una volta i dettagli. Insomma, superati i 100 euro di budget chiedere vernici ben stese e fedeltà nella riproduzione è scontato. Il focus è su quello che al primo impatto nemmeno si riuscirebbe a notare, sui dettagli appunto. Dettagli curati egregiamente da LCD in questa Velar, a partire dalla calandra anteriore verniciata con la stessa tinta opaca di quella reale o dalla griglia del radiatore che lascia intravedere la ventola del sistema di raffreddamento. Arte pura sono poi le maniglie a filo con la carrozzeria o i gruppi ottici con tanto di firma luminosa a led a vista. Per gli amanti delle funzioni aggiuntive segnalo anche gli specchi esterni richiudibili come il tappo carburante. Uniche cadute di stile le troviamo in un listello laterale male allineato e nella mancanza di indicazione del produttore sugli pneumatici, che comunque accolgono 4 cerchi dal disegno mozzafiato e dalla fedeltà rispetto agli originali incredibile.




 

 




Sotto il cofano motore, che come il portabagagli è apribile, si nasconde un bel motore ricco di particolari dipinti ed in risalto, oltre agli adesivi di sicurezza d’obbligo in un motore reale. Degno di nota anche il sistema di cerniere che muove cofano motore e portabagagli, preciso e capace di far rimanere i portelli aperti in qualsiasi posizione. Questo non possiamo dirlo anche per le 4 porte apribili, che adottano invece un assurdo sistema “a molla” che sotto una certa apertura fa chiudere la porta con un ben poco rassicurante scatto. Ad ogni modo l’abitacolo ci da modo di superare il trauma delle portiere, offrendo superfici in plastica ma con finiture differenti, pulsanti verniciati e display riprodotti mediante adesivi di elevata qualità. Purtroppo i sedili non sono scorrevoli come in altre cinesi, però non mancano i vari selettori per le regolazioni elettriche. Per la fila dietro la dotazione non è ricchissima, fatta eccezione qualche bocchetta dell’aria, pur sorprendendo con colpi di scena come il bracciolo centrale mobile.




 

 




Ed eccoci alla fine di questa recensione. Finalmente posso dirvi che il prezzo di questo modellino è di circa 140 euro (a seconda dello store e del colore che sceglierete). Volendo concentrarsi solo sulla qualità la cifra richiesta è ottima, con repliche pari dal costo minimo di 200 euro. La mia soddisfazione aumenta confrontando poi i 140 euro spesi per questa Velar con i 120 richiesti dalle ultime Norev, inferiori per caratteristiche e sempre meno dettagliate. Detto questo potremmo tranquillamente finire qui la nostra disamina e promuovere con un bel 9/10 la piccola-grande Range Rover di LCD Model. Eppure questo articolo non è ancora finito. Sì, perché sul prezzo c’è qualche altra considerazione da fare, non riguardo il modellino ma il mercato in generale. Non voglio tediarvi ulteriormente però, ecco perché per l’ultima parte di recensione (come per gli approfondimenti e immagini della replica) vi rimando alla video-recensione che ho appena pubblicato sul canale YouTube de inostricarimodellini. Per chi volesse può visualizzarla sul Tubo cliccando sull’immagine di seguito.

Un saluto a tutti gli amici del blog da Antonio.