Nel 1951 il marchio di Arese iniziò a produrre la sua prima fuoristrada in risposta alla Fiat Campagnola sotto la spinta del bando del “Ministero della Difesa” atto alla realizzazione di un mezzo da ricognizione. Il progetto fu affidato all’Ing. Giuseppe Busso, arrivato dalla Ferrari e desinato ad entrare nei libri di storia dell’Alfa Romeo.
A causa del poco tempo a disposizione si decise di partire da una Land Rover 80, modificandone la carrozzeria e montandole il motore “serie 1306” , all’epoca dell’Alfa Romeo 1900 Berlina.
Il primo esemplare dell’Alfa Romeo 1900 M Ar 51 (acronimo di Autovettura da ricognizione del 1951) stupì per le sue capacità riuscendo a salire la scalinata della Basilica di Assisi o il “Monte Stella” a Milano. Battezzata “Matta” dal direttore generale dell’Alfa dell’epoca, dopo averla vista in azione, la 1900 M non vinse la commessa ma fu prodotto in oltre 2000 esemplari fino al 1955.
Le Flaminia sportive vengono presentate ed esposte al pubblico per l prima volta in occasione del XV° Salone dell'Automobile di Torino del 1958. Sono tre le versioni tutte "Coupé" e affidate per la realizzazione ai tre carrozzieri più quotati all'epoca: Pininfarina, Touring e Zagato. La "GRAN TURISMO TOURING” definita "Superleggera" fù prodotta in questa versione per soli due anni e modificata nel 1960 nella fanaleria e nel sistema frenate per adeguarsi alle nuove norme del Codice della Strada.
Nel 1967 Fiat rinnova la gamma dei veicoli commerciali introducendo il Fiat 238, un furgone di grosse dimensioni basato sulla meccanica della vettura Primula (Autobianchi) con un propulsore 1.2 a benzina da 44 CV per 105 km/h di velocità massima. Prodotto dal 1967 al 1983, il Fiat 238, fino dalla sua presentazione sul mercato fu disponibile con diversi allestimenti: furgone, autocarro, cabinato, trasporto passeggeri e ambulanza.
